Sacchetti di plastica biodegradabili e compostabili. Uno dei temi cari a chi è sensibile ad ecologia e ambiente è certamente l'annosa questione dei sacchetti di plastica. Per i più l'argomento è giunto ad una soluzione un anno fa, quando sono stati messi al bando tutti quelli non biodegradabili. Ma è proprio così? E' ora di darne un resoconto.
Un dato certo è quello che i negozianti tanto quanto i clienti, hanno accettato di buon grado la novità. Ma è necessario chiarire che in commercio, insieme agli assolutamente green sacchetti biodegradabili e compostabili (per intenderci, quelli con i quali possiamo buttare l'umido), ci sono dei sacchetti prodotti aggiungendo degli additivi alla plastica classica. Questi ultimi hanno quanto meno un 10% meno di "biodegradabilità" di quelli squisitamente compostabili. Vi chiederete come mai questi ultimi sacchetti non vengano considerati fuori legge. In realtà, la legge appunto, non è molto chiara in merito a che cosa voglia dire "biodegradabile" tanto da non rendere illegali sacchetti che non siano biodegradabili al 100%. Ma veniamo alle buone notizie. E' di questi giorni infatti la dichiarazione di Corrado Clini (per chi non lo sapesse, il Ministro dell'Ambiente) secondo la quale questi sacchetti "ambigui" debbano scomparire dal mercato. I problemi creati da questi sacchetti ancora intrisi di materiale plastico sono immediatamente rinvenibili nel momento dello smaltimento. Addentrandoci nella tematica scopriamo infatti che, fra i negozianti, la quasi totalità usa sacchetti biodegradabili senza sapere che spesso, biodegradabile, non va a braccetto con compostabile rendendo così gli sforzi in parte vani. Sensibilizzare quindi, ad esempio, prima di tutto i negozianti, facendo presente loro che utilizzare sacchetti che siano sia biodegradabili che compostabili è una grande pubblicità per la propria azienda. Perchè? Perchè i clienti utilizzano i sacchetti che sono anche compostabili per eliminare i rifiuti organici..restiamo in attesa di un passo decisivo a livello legislativoche metta davvero fine alla questione.
Per conoscere il dettaglio di sondaggi e implicazioni:
SACCHETTI DI PLASTICA BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI
Un dato certo è quello che i negozianti tanto quanto i clienti, hanno accettato di buon grado la novità. Ma è necessario chiarire che in commercio, insieme agli assolutamente green sacchetti biodegradabili e compostabili (per intenderci, quelli con i quali possiamo buttare l'umido), ci sono dei sacchetti prodotti aggiungendo degli additivi alla plastica classica. Questi ultimi hanno quanto meno un 10% meno di "biodegradabilità" di quelli squisitamente compostabili. Vi chiederete come mai questi ultimi sacchetti non vengano considerati fuori legge. In realtà, la legge appunto, non è molto chiara in merito a che cosa voglia dire "biodegradabile" tanto da non rendere illegali sacchetti che non siano biodegradabili al 100%. Ma veniamo alle buone notizie. E' di questi giorni infatti la dichiarazione di Corrado Clini (per chi non lo sapesse, il Ministro dell'Ambiente) secondo la quale questi sacchetti "ambigui" debbano scomparire dal mercato. I problemi creati da questi sacchetti ancora intrisi di materiale plastico sono immediatamente rinvenibili nel momento dello smaltimento. Addentrandoci nella tematica scopriamo infatti che, fra i negozianti, la quasi totalità usa sacchetti biodegradabili senza sapere che spesso, biodegradabile, non va a braccetto con compostabile rendendo così gli sforzi in parte vani. Sensibilizzare quindi, ad esempio, prima di tutto i negozianti, facendo presente loro che utilizzare sacchetti che siano sia biodegradabili che compostabili è una grande pubblicità per la propria azienda. Perchè? Perchè i clienti utilizzano i sacchetti che sono anche compostabili per eliminare i rifiuti organici..restiamo in attesa di un passo decisivo a livello legislativoche metta davvero fine alla questione.
Per conoscere il dettaglio di sondaggi e implicazioni:
SACCHETTI DI PLASTICA BIODEGRADABILI E COMPOSTABILI